Fare Disdetta canone RAI: modulo e procedura

Dal secolo scorso la televisione è entrata nelle case di milioni di italiani, assicurando intrattenimento, aggiornamento e persino istruzione. Il principale servizio televisivo fornito ai possessori di un apparecchio, idoneo per la ricezione di un segnale, è quello assicurato dalla Rai.

Trattandosi di un servizio pubblico, lo Stato chiede ai cittadini il pagamento di una tassa annuale, per la fruizione dei contenuti offerti dalla Radiotelevione italiana. Si tratta del canone Rai, un imposta che a partire dal 2016 viene addebitata sulla bolletta della luce di ogni cittadino in possesso di un televisore.

La possibilità di dichiarare la propria esenzione da un servizio, rappresenta un fondamentale diritto del cittadino. Sarebbe assurdo, infatti, pagare qualcosa di cui non si fa utilizzo. Lo stesso ragionamento viene applicato dal legislatore in materia di esenzione dal canone RAI.

Ci sono diverse possibilità per poter richiedere la disdetta del canone RAI e la presente guida vuole illustrare tutti i principali casi in cui è possibile presentare domanda di esenzione del servizio pubblico della Rai.

Casi di esenzione canone RAI

Il legislatore, in materia di servizio pubblico di radiotelevisione, ha previsto l’esenzione dal pagamento del canone Rai in tutti i seguenti casi:

  • la mancata utenza
  • il canone già pagato da un’altra utenza
  • il decesso del titolare dell’abbonamento
  • i cittadini ultra settantacinquenni con reddito annuo inferiore agli 8000 euro
  • i diplomatici e i militari non italiani.

Nei paragrafi successivi sono indicati nel dettaglio quali sono i casi in cui è possibile richiedere la disdetta, come presentare il modulo ed i tempi da rispettare.

Disdetta canone RAI per nessuna utenza

La domanda di esenzione dal pagamento del canone Rai per mancata presenza di utenza in casa possono presentarla tutti i cittadini che non dispongono di nessuna utenza adatta a ricevere la tv. Nello specifico, la Legge ammette che tutti i cittadini privi di apparecchio atto o adattabile alla radioaudizione presso la propria abitazione, possano presentare l’apposita domanda di esenzione.

In questo caso si deve compilare l’apposito modello fornito dall’Agenzia delle Entrate e nel quadro A si deve flaggare la voce inerente al non possesso di apparecchiature tv da parte di nessun componente della famiglia anagrafica.

Per non rischiare di vedersi rifiutata la propria domanda di esenzione presso l’Agenzia delle Entrate, l’ente preposto per questo tipo di esigenza, il cittadino deve assicurarsi che nel proprio domicilio non ci sia nessun apparecchio televisivo. Pertanto, se in casa propria un componente della famiglia utilizza un televisore, questo comporta la mancata accettazione della domanda.

  • Modello disdetta canone RAI: link
  • Esempio compilazione modulo disdetta per nessuna utenza in possesso: link

Disdetta per canone RAI pagato da altra utenza

La disdetta del canone RAI può essere presentata anche nel caso in un nucleo familiare sia presente già un pagamento del canone.

Può essere il caso di una coppia, marito e moglie che hanno due case di proprietà A e B. Entrambi hanno la residenza nella casa A; il marito ha una utenza elettrica intestata nella casa A e la moglie ha un’utenza elettrica nella casa B.

Facendo parte della stessa famiglia anagrafica la moglie può richiedere l’esenzione compilando il quadro B del modulo di disdetta, dove deve inserire il codice fiscale del componente che già paga il canone RAI. Se invece le due persone hanno la residenza in appartamenti differenti, il canone sarà dovuto per entrambe le residenze.

  • Esempio compilazione modulo disdetta per pagamento altra utenza: link

Stessa utenza in seconda casa

L’esenzione dal pagamento del canone televisivo, spetta quindi anche a chi possiede una seconda casa. Pur essendoci la copertura del servizio di energia elettrica e disponendo di un televisore nella seconda abitazione, il cittadino non è tenuto a pagare il canone anche per la seconda residenza.

Se l’utente ha entrambe le utenze elettriche intestate al proprio codice fiscale, dovrebbe ritrovarsi il canone da pagare solamente nella bolletta dove ha residenza anagrafica. In tal caso non sarà necessario presentare alcuna domanda di disdetta del canone RAI.

Canone RAI per inquilini in affitto

Un altro caso, che rientra in questa tipologia di esenzione, riguarda i proprietari di immobili in affitto. Pur essendo la bolletta elettrica intestata al proprietario, infatti, il legislatore prevede che il pagamento del canone RAI spetti al fruitore del servizio televisivo, e quindi alla famiglia che occupa l’immobile (sempre che quest’ultimo non rientra nelle categorie che prevedono la possibilità di richiedere l’esenzione).

In questo caso l’intestatario dell’utenza deve presentare la domanda di esenzione del canone compilando il quadro B ed indicando il codice fiscale per il quale il canone viene pagato da un soggetto della stessa famiglia; l’inquilino che usufruisce della tv deve pagare il canone tramite F24.

  • Esempio F24 pagamento canone RAI: link

Disdetta canone RAI per decesso

Il cittadino italiano, secondo la Legge, non è tenuto a corrispondere il canone RAI in caso di decesso di un parente. Nella pratica, chi eredita un’abitazione non è tenuto a pagare il canone RAI di quella abitazione, a patto che egli paghi già il canone RAI per la propria abitazione.

Perché la domanda di esenzione abbia la sua valenza, il dichiarante deve altresì specificare nel quadro B del modello di esenzione del canone RAI che il pagamento viene già eseguito da egli stesso o da altra persona della sua famiglia, indicando quindi il codice fiscale.

  • Esempio di disdetta per decesso: link

Disdetta canone RAI per over settantacinquenni

Il canone RAI non deve essere pagato dai cittadini che hanno più di 75 anni con un reddito inferiore a 8000 euro annui. Questo è il requisito di esenzione in combinazione tra età e reddito.

Infatti il legislatore ammette che il pagamento del canone RAI non spetti a questa particolare categoria di cittadini, con età uguale o superiore ai settantacinque anni e con un reddito annuo basso.

Perché l’esenzione abbia effetto anche sul fronte del requisito del reddito, la capacità economica del soggetto richiedente l’esenzione e di tutto il nucleo familiare deve essere inferiore agli 8000 euro annui. In tal caso è necessario compilare l’apposito modulo per la richiesta di disdetta (sezione I).

La richiesta presentata ha valenza per sempre. Tuttavia se viene a mancare il requisito di reddito minimo, è necessario presentare nuovamente lo stesso modulo con la sezione II compilata.

  • Modulo esenzione canone RAI over 75enni: link

Disdetta canone RAI per diplomatici e militari non italiani

Dall’onere di pagare il canone, con addebito sulla bolletta della luce, sono esenti tutti coloro che svolgono una professione in ambito militare o civile, impegnati nel mantenimento degli equilibri diplomatici internazionali.

Nel dettaglio, tutti gli agenti diplomatici, i funzionari o impiegati consolari, i funzionari di un’organizzazione internazionale, i militari e i civili aventi cittadinanza straniera sono esenti dall’obbligo di corrispondere allo Stato il canone RAI. Questo particolare beneficio, per le suddette categorie, deriva da una convenzione internazionale.

Per richiedere la disdetta del proprio canone RAI è necessario compilare l’apposito modello, indicando se il soggetto è un diplomatico o un militare.

  • Modulo esenzione canone RAI per diplomatici e militari stranieri: link

Come inviare il modulo di disdetta del canone RAI

Per far valere il proprio diritto di esenzione dal pagamento del canone Rai, il cittadino è chiamato a compilare e spedire all’Agenzia dell’entrate uno degli appositi moduli indicati in precedenza, a seconda della propria condizione di esenzione. Si tratta, più nello specifico, di un documento di autocertificazione, che permette all’esentato di dichiarare i motivi per i quali dovrebbe non andare incontro alla spesa del canone Rai.

L’Agenzia delle Entrate, ente preposto ad accertare la condizione di esentato di un cittadino, ha predisposto diversi documenti per questo tipo di comunicazione.

Ciascun modulo si compone di due sezioni:

  • una prima parte è dedicata ai dati anagrafici del dichiarante: nome, cognome, luogo e data di nascita e codice fiscale.
  • la seconda parte, invece, si focalizza sulla dichiarazione dei motivi che giustificano l’esenzione dal pagamento del canone Rai.

Dopo aver compilato il documento di autocertificazione, il soggetto dichiarante deve inviare il modulo all’Agenzia delle Entrate secondo le seguenti modalità.

La prima possibilità di invio è quella attraverso raccomandata, all’indirizzo Agenzia delle Entrate Ufficio Torino 1 – S.A.T. Sportello abbonamenti Tv Casella Postale 22 – 10121 Torino.

La seconda modalità di spedizione consiste nell’invio della comunicazione attraverso PEC, posta elettronica certificata. Pertanto, chi sceglie questa opzione, deve recapitare la documentazione all’indirizzo cp22.sat[at]postacertificata.rai.it.

In alternativa a queste due tipologie di invio, il cittadino può corrispondere la propria richiesta tramite il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso Fisconline o Entratel, il soggetto esentato può compilare la propria richiesta e inviarla tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

In ultimo, il cittadino che preferisce rivolgersi a un ufficio fisico per la sua dichiarazione di esenzione, può recarsi presso un CAF o un patronato.

Rimborso del canone RAI

Può succedere che un cittadino, nonostante abbia i motivi specifici per non andare incontro al pagamento del canone Rai, riceva ugualmente l’addebito sulla propria bolletta elettrica. In questo caso la legge prevede per il soggetto esente la possibilità di richiedere un rimborso.

Suddetto rimborso deve essere richiesto dal diretto interessato, tramite l’apposito modulo messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. La documentazione idonea a comunicare la richiesta di rimborso, deve essere adeguatamente compilata con i tutti i dati del soggetto richiedente e deve riportare il motivo per cui sussiste l’esenzione.

Il rimborso della spesa avviene attraverso la prima fattura utile da parte delle imprese elettriche oppure, in caso di mancato rimborso, il cittadino può tranquillamente rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, che provvede direttamente a risolvere la problematica.

  • Modulo rimborso canone RAI: link

Tempi e scadenze canone RAI

Quando si parla di esenzione del canone RAI è fondamentale rispettare determinati tempi di consegna. Pertanto tutti coloro che dichiarano, attraverso l’apposito modulo, il proprio diritto di esenzione dal pagamento del canone Rai, devono presentare la comunicazione di disdetta entro il 31 gennaio.

Rispettando questa scadenza, il cittadino non va incontro a nessun tipo di addebito per tutto l’anno di riferimento. Mentre se ritarda, ricordandosi di inviare il modulo dopo il 31 gennaio, può sempre beneficiare della possibilità di ottenere l’esenzione semestrale, per il periodo compreso fra luglio e dicembre. Per poter rientrare in questa possibilità, il cittadino deve presentare la propria domanda entro e non oltre il 30 giugno.

Il cittadino che chiede l’esenzione per il requisito dell’età e per il livello basso del reddito, deve sapere che non va incontro a nessun addebito se compie il 75esimo anno di età entro il 31 gennaio, mentre se compie gli anni entro il 31 luglio ha diritto all’esenzione del solo secondo trimestre.

Non sono soggetti a nessun tipo di scadenza per la presentazione della domanda di esenzione tutti i soggetti facenti parte di enti militari o diplomatici di nazionalità straniera.